Il Physicians Hair Institute spiega il processo di trapianto dei capelli e le decisioni prese nella scelta della giusta apparecchiatura per la dissezione degli innesti donatori da parte di tecnici tricologi esperti in trapianti.

Per secoli, scienziati e ricercatori medici hanno cercato un rimedio alla calvizie maschile. Molti hanno sostenuto di poter offrire una soluzione definitiva ma probabilmente uno degli approcci più duraturi rimane il trapianto di capelli, una procedura che prevede l’utilizzo dei capelli del paziente da trapiantare in un’altra zona del capo.

La chirurgia del trapianto di capelli ha compiuto enormi passi avanti sino a divenire una procedura rapida e realistica, che comporta un livello relativamente basso di stress. Il microscopio da ispezione Mantis è diventato lo strumento preferito di molti specialisti.

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Creazione di strisce donatrici e dissezione dell’innesto con un microscopio

Una moderna operazione di trapianto di capelli comporta il trasferimento di circa 1500 innesti, ciascuno contenente tra 1 e 4 capelli, nell’area del trattamento. Gli innesti sono prelevati dalla striscia donatrice rimossa dalla nuca del paziente.

La striscia ha solitamente una larghezza compresa tra 9 e 12 mm ed una lunghezza di 75 mm o più, a seconda del numero di innesti richiesti dalla striscia donatrice. Quando la striscia viene rimossa, la cicatrice risultante viene suturata e risulta pressoché invisibile, se non ad un esame molto dettagliato.

“La fase successiva dell’operazione richiede estrema cura e precisione, ed ecco entrare in gioco il visore stereo Mantis”, afferma Bill Eck del Physician’s Hair Institute di Tucson, Arizona.

La striscia donatrice viene sezionata per creare microinnesti di 1 e 2 capelli, o mini-innesti di 3 o 4 capelli.

Quando la striscia donatrice viene sezionata per creare gli innesti da trapiantare, occorre prestare estrema attenzione nell’isolare il numero esatto di capelli necessari per ciascun innesto. Dobbiamo inoltre evitare di tagliare trasversalmente l’innesto, ovvero di tagliare la radice del capello sotto la superficie cutanea. Poiché lavoriamo con i singoli follicoli piliferi, questa operazione risulta difficile da eseguire a occhio nudo, spiega Eck.”

Bill Eck è l’assistente della Dott.ssa Sharon Keene, fondatrice del Physician’s Hair institute. Una volta rimossa con successo la striscia donatrice, la Dottoressa Keene prepara il cuoio capelluto del paziente che deve accogliere l’innesto, mentre un team solitamente composto da 2 tecnici crea la serie di micro e mini-innesti specificata durante il primo consulto.

La preparazione del cuoio capelluto richiede competenze chirurgiche considerevoli per ottenere un risultato di qualità elevata. Lontano dalla stanza di lavoro della Dottoressa Keene, i tecnici sezionano minuziosamente la striscia donatrice.

Una volta creati, gli innesti vengono collocati in una piastra di Petri, pronti per essere trapiantati dal chirurgo. Seguendo la direzione naturale di crescita, l’attaccatura anteriore viene solitamente creata con microinnesti composti da un solo capello, mentre zone più grandi sono coperte con mini-innesti contenenti sino a quattro capelli.

“Osservate i vostri capelli e quelli dei vostri colleghi,” suggerisce Eck. “Nell’attaccatura, potete osservare singoli follicoli ma nelle file posteriori, i follicoli sono più densamente raggruppati. Nel processo di trapianto ricreiamo questi motivi.”

Scegliere l’apparecchiatura migliore per i tecnici tricologi

“Un trattamento completo può richiedere dalle 3 a oltre 10 ore, a seconda del numero di innesti richiesti o del tipo di capello,” continua Eck. “Questo può causare un grande affaticamento, particolarmente quando lavoriamo con capelli grigi o brizzolati. Questo tipo di capelli risulta più difficile da osservare in quanto, con l’illuminazione dello studio, i capelli possono apparire trasparenti.”

Eck spiega che per rendere questi capelli più visibili, e quindi più facili da lavorare con precisione, sono state provate numerose tecniche.

Eravamo alla ricerca di nuove apparecchiature che ci aiutassero a lavorare meglio e un visore da ingrandimento si è rivelato la soluzione migliore in assoluto. Attualmente utilizziamo due strumenti Mantis forniti da Vision Engineering.

L’ambulatorio del Physician’s Hair Institute è dotato di due stereomicroscopi Mantis da ispezione.

Il microscopio da ispezione Mantis è diventato popolare nel settore dei trapianti di capelli, essendo stato specificato da molte delle principali cliniche del mondo tra le quali il Laser Hair Institute di North Miami Beach, il Physician’s Hair Center di Clearwater, in Florida, e, ovviamente il Physician’s Hair Institute di Tucson.

Il microscopio privo di oculari offre una reale immagine stereoscopica con un ingrandimento selezionabile da 2x a 10x e consente agli operatori di continuare a indossare occhiali da vista o lenti a contatto.

Questa combinazione di design ergonomico volta a consentire una postura ottimale e di ottenere elevate prestazioni ottiche, permette agli operatori di Mantis di lavorare con efficacia e comodamente per lunghi periodo di tempo – aspetti di grande importanza per i tecnici che si occupano della separazione delle unità follicolari durante gli interventi di trapianto di capelli. La percezione della profondità, l’illuminazione e la resa del colore sono aspetti importanti per una manipolazione agevole, rapida e precisa degli innesti.

Ovviamente, il funzionamento che non richiede l’uso delle mani è un aspetto di vitale importanza”, afferma Eck. “In precedenza, usavamo lenti ad un ingrandimento di 2x, ma Mantis offre un’immagine di qualità superiore ed è molto più comodo da usare.

Sebbene Vision Engineering offra il microscopio Mantis con una scelta versatile di accessori per facilitare una gamma di applicazioni, la configurazione base si è dimostrata ottimale per il Physician’s Hair Institute.